Edilizia in acciaio, parola chiave: Resistenza
La resistenza è il valore aggiunto che l’edilizia in acciaio è in grado di offrire. Un materiale che si adatta alla perfezione a ogni esigenza funzionale, garantendo sempre i massimi livelli di sicurezza e affidabilità.
Quanto resiste l’acciaio?
Il valore della tensione di rottura quantifica lo sforzo che un metallo è in grado di sopportare prima di giungere alla rottura provocata da una forza statica. In questo senso, l’acciaio strutturale offre il vantaggio di resistere alle rotture, grazie alla sua elevata deformabilità, ovvero la capacità che ha il metallo di adattare la propria forma alle pressioni e alle sollecitazioni meccaniche. In più, garantisce elevate prestazioni in termini di resistenza alle pressioni, alle alte temperature, agli agenti atmosferici e a quelli corrosivi. Per questo, nonostante l’usura dovuta al trascorrere del tempo e alle intemperie, l’acciaio non necessita di grandi interventi di riparazione, conservando le proprie qualità strutturali nel corso degli anni.
Cosa si può costruire in acciaio?
Un numero sempre maggiore di aziende si affida all’edilizia in acciaio. Grazie alle performance che questo metallo è in grado di assicurare, vengono utilizzate strutture modulari o prefabbricate per realizzare capannoni industriali e strutture, coperture, facciate e solai per aziende e uffici. Una scelta in grado di garantire la massima efficienza a costi contenuti, visto il risparmio che l’acciaio assicura in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria. Merito di un materiale da costruzione che fa di durabilità e resistenza i suoi punti di forza, rappresentando la sintesi perfetta di tecnologia, estetica e funzionalità.
0 commenti